
Efficient running
for
Physio.
Se sei arrivato in questa pagina probabilmente sei un professionista che si occupa di corsa. Spesso sono i fisioterapisti sportivi ad essere più a contatto con gli atleti, ma molte delle informazioni contenute in questa sezione possono essere utili anche a medici, podologi e altre figure.
Come esperti del movimento, il nostro lavoro si basa sulla capacità di attuare un intervento che possa produrre adattamenti utili alla prevenzione o soluzione di un infortunio, ma per fare questo è fondamentale sapere attuare una valutazione funzionale dell’atleta.
Perche' un modello funzionale
IL RISCHIO DI INFORTUNI
correzioni e gait retraining
i vantaggi del modello funzionale
COME IMPOSTARE la ripresa
il performance therapist
PERCHE' UN MODELLO FUNZIONALE
Analizzare la corsa dal punto di vista cinematico è piuttosto facile e ci sono moltissimi studi in letteratura che forniscono informazioni riguardo il movimento dei segmenti e l’attività muscolare di atleti di diverso livello e disciplina (anche se in realtà lavori su atleti d’elite ce ne sono davvero pochi), in differenti condizioni fisiologiche. Il problema principale è che il dato cinematico di per sé non mi dice nulla sul PERCHE’ l’atleta sta utilizzando una determinata strategia motoria e quindi non mi aiuta né nella formulazione di una diagnosi funzionale, né nel capire che tipo d’intervento attuare.
Se ad esempio vedo che un atleta ad alte velocità non riesce a giungere al contatto al suolo con la tibia verticale, questo dato di per sé non mi dice nulla sul perché questo avviene. Ci potranno essere problemi relativi al suo pattern motorio di oscillazione dell’arto libero, oppure a quello di trazione, ma anche un problema relativo alla capacità eccentrica di alcuni muscoli.
Il sistema di movimento
del corpo umano

Efficient running è un modello funzionale che serve a descrivere quali sono i pattern motori della corsa e in che modo è possibile valutarli e allenarli in modo da ottimizzare il gesto e ottimizzare la distribuzione dei carichi sulle strutture del sistema di movimento.
Attraverso la comprensione del modello e delle specifiche qualità motorie necessarie per correre, è possibile sviluppare un ragionamento clinico individualizzato sia per valutare che per correggere le problematiche di atleti infortunati.
Il ragionamento clinico applicato al sistema di movimento trova i suoi fondamenti nella fisiologia, la kinesiologia, l'approccio delle disfunzioni del sistema di movimento sviluppato da Shirley Sahrmann e colleghi alla Washington University di St. Louis e propone un approccio clinico basato su evidenze scientifiche di affidabilità nella valutazione ed efficacia clinica del trattamento.
Ma cosa si intende per diagnosi funzionale della corsa?
Se hai letto l’articolo sul modello di EfficientRunning, avrai intuito che ognuno dei 4 pattern motori della corsa ha delle sue specifiche peculiarità e costituisce un pezzo del ciclo della corsa. Per ogni atleta è possibile eseguire una valutazione sistematica che permette di definire se uno o più pattern motori vengono eseguiti in modo disfunzionale e perché. Ad esempio un maratoneta può avere una diagnosi disfunzionale del pattern di sbilanciamento e questo spiega perché soffre di mal di schiena durante le sue sedute di fondo medio, oppure un velocista può avere una diagnosi di trazione e le sue disfunzioni in questo pattern motorio spiegano perché soffre di sovraccarico e stiramenti ricorrenti agli ischio-crurali.


IL RISCHIO DI INFORTUNI
Anche in tema di infortuni la biomeccanica ha una grande rilevanza: molti studi della letteratura scientifica hanno mostrato che il rischio di lesioni aumenta nelle seguenti condizioni:
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Se invece stai pensando che il gesto non è poi così fondamentale nella corsa di endurance e che in realtà una buona tabella di allenamento è tutto quello di cui hai bisogno, ti suggerisco di riflettere su un paio di fatti scientificamente provati:
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Circa l’80% dei runner si infortuna almeno una volta all’anno. Questi infortuni dipendono sia da erorri nel carico di allenamento che da alcuni fattori legati alla tecnica di corsa.
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La running economy (RE) che misura del consumo di ossigeno in rapporto al ritmo di corsa ed è fortemente correlata alla performance, dipende anche dal rendimento meccanico. Non serve a molto avere un motore super performante se poi vado in giro con le gomme sgonfie e lo sterzo barcollante.
Overstriding
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Impatti
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RI del ginocchio
RI del ginocchio
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“Il fatto che un singolo gruppo muscolare sia potente e performante, non significa necessariamente che tu lo sappia usare come e quando serve.”
S. Sahrmann
Ti sei mai chiesto che cosa si deve effettivamente fare per correre veloce? La risposta più semplice è che bisogna ottimizzare il ciclo della corsa al fine di produrre le maggiori potenze verticali, ma sopratutto orizzontali possibili...e in effetti, se vogliamo semplificare al massimo la questione, è assolutamente così, ma tra le migliaia di possibili varianti per farlo, ce ne è una che ottimizza la performance e riduce i traumi, in rapporto alle caratteristiche del singolo atleta.
Per capire meglio cosa fare per correre in modo efficiente, dobbiamo prima scomporre il gesto della corsa in fasi o meglio in azioni fondamentali che richiamano precisi schemi di movimento.
EfficientRunning è un modello funzionale che spiega quali sono i pattern motori della corsa e in che modo è possibile valutarli e allenarli in modo corretto. Questo percorso di ottimizzazione del gesto si basa sull'idea di sviluppare un processo di allenamento razionale e individualizzato sulle caratteristiche e i fattori limitanti di ogni alteta.
Purtroppo la cattiva notizia è che non esiste una ricetta magica che funziona per tutti, un insieme di esercizi o una formula matematica che risolve ogni problema. Grazie ad una valutazione della corsa basata su un modello funzionale come quello di EfficientRunning è possibile individuare i punti deboli e gli errori tecnici di ogni atleta e di utilizzare strategie efficaci per allenarsi in modo specifico per migliorare. Parlando di modificazioni della tecnica di corsa, se le inefficienze o un particolare tipo di sovraccarico dipendono da errori di percezione o di controllo motorio, il processo di miglioramento può anche essere rapido, nell’ordine di poche sedute di allenamento o magari di alcune settimane. In tutti gli altri casi si devono instaurare modificazioni graduali dell’elasticità, delle lunghezze muscolari, della sensibilità e dell’equilibrio, e quindi c’è bisogno di un tempo più lungo, anche di mesi, ma del resto altrimenti, che cosa ci si allena a fare!
esercizio e
gait retraining
i vantaggi del modello funzionale
I vantaggi nell’utilizzare un modello funzionale della corsa per la clinica sono moltissimi:
1. Permette di fare una diagnosi funzionale che è fondamentale per capire effettivamente cosa il soggetto fa per muoversi e quindi di individuale le disfunzioni di movimento che sono la causa di infortuni.
2. Permette di spiegare in che modo le alterazioni muscolari e i fattori contribuenti determinano i problemi di un atleta.
3. Permettono di impostare un programma di lavoro che si integra direttamente con l’allenamento e le esigenze di ogni singolo atleta.
3. Permettono di adottare un approccio specifico alle esercitazioni di tecnica di corsa, suggerendo enfasi specifiche per ogni atleta e individualizzando il lavoro mediante la definizione di obiettivi precisi.
4. Facilita la comunicazione tra allenatore, fisioterapista ed atleta che si sente partecipe di un programma di lavoro incentrato sul movimento e sulle sue specifiche esigenze.
5. Facilità la comunicazione tra professionisti che adottando una diagnosi funzionale possono collaborare proficuamente nell’interesse dell’atleta
come
impostare la ripresa
Sono sicuro che a questo punto ti starai chiedendo come mai non ho ancora parlato dell’importanza della reattività dei piedi. Il punto è questo: il piede è la nostra piattaforma sensoriale per l’appoggio a terra ed è fondamentale per l’equilibrio; grazie al tendine d’achille, alla fascia plantare e alle altre strutture che creano l’arco plantare è in grado di immagazzinare l’energia che deriva dall’impatto a terra e di restituirla in modo elastico, ma non è in grado di generare potenza in modo concentrico.
Nonostante moltissimi allenatori ed atleti concentrano la maggior parte delle loro attenzioni sul piede, bisogna riconoscere che il piede è un pezzo di un sistema molto complesso che funziona se ognuno fa la sua parte.
Questo è probabilmente uno dei più grossi equivoci al momento presenti tra i velocisti italiani che continuano ad essere bombardati dal messaggio che tutto parte dai piedi e dalla caviglia, mentre in altre parti del mondo dove si corre ancora veloce c’è qualcuno che addirittura ha coniato lo slogan: “it’s all in the hips”.
La corsa è un’azione ciclica, l’efficienza nasce dalla fluidità e dall’essenzialità…se senti che invece si creano tensioni e hai la sensazione di non avere il controllo di quello che sta accadendo, c’è qualcosa che non va!
Contattaci per raccontarci il tuo problema e troveremo una soluzione!
oppure...
Come sempre quando si parla di fisiologia umana la verità sta nel mezzo o meglio nel significato di equilibrio di un sistema. Nella corsa veloce sono le anche a produrre potenza per l’avanzamento, il ginocchio è il principale effettore per la produzione di potenza verticale, mentre il piede gestisce e trasferisce queste forze scaricandole a terra. Certo che il piede è fondamentale per la velocità, ma la sua elasticità non serve a nulla se non è coadiuvato dalle corrette sinergie nei distretti superiori.
Se sei un velocista e ti alleni con perizia da anni, sono sicuro che hai lavorato moltissimo sul piede e che lo squat nelle sue diverse forme è quasi il tuo pane quotidiano: prova a spostare il tuo focus del lavoro di potenziamento e delle andature tecniche nel distretto delle anche e credo proprio che potresti avere delle sorprese interessanti.
il performance therapist
Le prove di velocità nell’atletica leggera necessitano di un meraviglioso mix di fluidità e potenza. Gli atleti che eccellono a livello mondiale hanno sicuramente una determinata predisposizione genetica, molti di loro sono professionisti minuziosamente allenati e preparati, ma dal punto di vista prettamente meccanico, sai in cosa si differenziano rispetto agli atleti meno performanti?
Ci sono molti studi scientifici che confermano il fatto che gli sprinter migliori al mondo:
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Sono sicuro che conoscevi già alcuni di questi determinanti, ma il punto chiave è non basta sapere che gli sprinter d’elite hanno una fase di volo maggiore e tempi di contatto a terra minori, bisogna sapere perché questo avviene. Per fare questo passaggio devo sapere cosa si deve effettivamente fare per correre e analizzare il modo in cui un atleta produce potenza verticalmente, ma soprattutto orizzontalmente.
A complicare ancora di più il tutto c’è poi il fatto che quando si parla di corsa veloce bisogna necessariamente fare riferimento a due competenze fondamentali diverse: le capacità di accelerazione e la corsa lanciata alla massima velocità.
Vi sono fattori comuni ma anche notevoli differenze nei parametri cinematici che compongono queste due componenti della performance nella corsa veloce, ma i pattern motori sono esattamente gli stessi…solo che li si utilizzano in condizioni differenti.
L’approccio di Efficient running si basa sull’anatomia, sulla kinesiologia, sulla fisiologia muscolare e su principi efficaci di allenamento e controllo motorio.
Partendo da questo corpo di conoscenze, una volta che si sono individuati le determinanti della performance e i fattori limite del singolo atleta, si può attuare un programma di allenamento efficace.
Sono sicuro che a questo punto starai pensando? Ma io lavoro già ogni giorno sul potenziamento e sulla tecnica di corsa; lavoro coi pesi, faccio moltissime andature e allunghi tecnici! Benissimo!
Ma lo fai con un obiettivo specifico?
In ogni andatura che esegui hai un'enfasi specifica e personalizzata sulle tue esigenze e deficit?
Sei consapevole di quali esercizi di potenziamento sono efficeci per aumentare lo sviluppo della potenza orizzontale e non solo verticale?
Conosci ed alleni in modo specifico le sinergie motorie di anca, ginocchio e caviglia per l'ammortizzamento e l'accelerazione?
Durante un EfficientRunning Workshop potrai apprendere tutti i dettagli di un modello funzionale di analisi della corsa e ragionare su come utilizzarlo per correggere il gesto ed ottimizzare la performance.
Durante un EfficientRunning Fisioclinic potrai sviluppare un ragionamento clinico specifico applicato ad un modello funzionale di analisi della corsa e ragionare su come utilizzarlo per valutare, trattare e correggere le problematiche di atleti infortunati.
L’efficienza della corsa impatta la prestazione di uno sprinter o di un giocatore in modo determinante.